Pasquale Amato

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Prof. Pasquale Amato
Presidente Fondatore del Premio Mondiale di Poesia Nosside

Profilo Biografico

LO STORICO, IL DOCENTE, IL CONFERENZIERE.

Pasquale Amato è nato a Reggio Calabria-Città del Bergamotto il 22 aprile 1944 e si è laureato con 110 e lode in Scienze Politiche nell'Università degli Studi di Messina. E' stato Docente di Storia Contemporanea e di Storia dei movimenti e partiti politici nell'Ateneo messinese, nonché Delegato per i rapporti con l'Unione Europea e con l'America Latina e Advisor nel Progetto di simulazione diplomatica NMUN-ONU a New York. Ha insegnato per diversi anni nell'Università per Stranieri "Dante Alighieri" di Reggio Calabria per supplenza gratuita Storia Contemporanea (dando un contributo prezioso alla procedura del riconoscimento ministeriale come terza Università per Stranieri in Italia e unica nel Sud e Isole); e vi insegna dal 2002 Storia dell'Italia Contemporanea nel Corso di Alta Formazione di Cultura e Lingua Italiane per Docenti Stranieri. Dal 2014 insegna per contratto nello stesso Ateneo per Stranieri Storia dell'Europa Contemporanea.

Pasquale Amato è uno storico globale per la sua propensione a muoversi agilmente su scacchieri molteplici senza confini di temi, di spazi e di tempi. Si ispira difatti a un'idea della storia di carattere interdisciplinare e di respiro universale. Interpreta la storia come ricerca costante delle cause vicine e lontane degli eventi, delle onde di breve, media e lunga durata e dei molteplici aspetti che si intersecano nel determinare il corso dei destini delle comunità umane. Questo suo modo di vivere, analizzare, interpretare e scrivere la storia lo ha riversato sia nella produzione scientifica che nell'intensa attività di Intellettuale militante e di conferenziere. Ha difatti ricostruito vicende dalla storia antica agli avvenimenti contemporanei.

Amato ha dedicato un primo filone di ricerca alla storia del Socialismo italiano e internazionale. Il suo saggio "Il PSI tra frontismo e autonomia (1948-1954)" è considerato un classico per l'analisi equilibrata e senza riserve dello stalinismo nella sinistra italiana. Da quel contributo originale hanno preso l'avvio gli approfondimenti su periodi e temi diversi della storia socialista tra Europa, Medioriente e America Indio-latina (Cile e Cuba). La vocazione per la dimensione globale è stata alimentata dall'intenso impegno nel Comitato di Redazione della Rivista Mensile "Mondoperaio" durante la felice stagione della Direzione di Federico Coen con Sisinio Zito Condirettore.

Un secondo settore di ricerca si è incentrato sulla storia del Mezzogiorno. La sua analisi delle problematiche interne alla realtà calabrese nell'ambito del movimento contadino meridionale non ha tralasciato i casi più intricati e le situazioni più scabrose per lo stesso movimento sindacale e per i partiti di sinistra. Da quel contributo è scaturita la ricostruzione storica dell'impegno meridionalista di Umberto Zanotti Bianco. Un meridionalismo di cui ha analizzato e raccontato il percorso in tante occasioni, focalizzando l'attenzione su momenti e aspetti differenti. Un meridionalismo concreto che i suoi studi hanno contribuito a rivalutare. Per questi motivi il suo apporto agli studi zanottiani è stato considerato prezioso da personalità di rilievo della cultura, tra cui Leonida Repaci.

La sua vocazione per un percorso storiografico senza limiti di spazi e di tempo - al di fuori degli steccati imposti dal mondo accademico, di cui ha subito coscientemente le conseguenze - ha raggiunto il culmine con il saggio in cui ha analizzato le radici storiche della politica nel mondo ellenico: "Il teorema di Pitagora. Politica e partiti nella polis ellenica", definito da Alessandro Galante Garrone "dotto e geniale". Su questa scia sono emersi l'approfondimento dei rapporti tra intellettuali e politica e quello sul percorso altalenante del processo di unificazione europea, temi che sono oggetti di studi in corso.

Amato non ha trascurato la microstoria, con saggi sulla storia politica di Messina e della Sicilia e sulla storia di Reggio dalla fondazione nel 730 a.C. alla riflessione sulla grande Rivolta Popolare del 1970 e sui suoi strascichi, per arrivare alla recente Storia del Bergamotto di Reggio Calabria. In essa ha ricostruito - in un intreccio tra storia locale e storia globale - l'affascinante viaggio del Principe Mondiale degli Agrumi, nato nel cuore di Reggio e ostinatosi a restare nella sua provincia, oggi Città Metropolitana, nella fascia costiera che dall'antica Reghion lambisce a Nord la mitica Scilla e prosegue a Sud sino a Monasterace. Ha affrontato senza preconcetti un nodo rilevante della storia politica italiana con il saggio "Il Risorgimento oltre i miti e i revisionismi". Ha analizzato l'apporto determinante delle vie e degli strumenti di trasporto nella storia dell'umanità, soffermandosi di recente sul caso dello straordinario sviluppo dell'Avana nell'ambito dell'Impero spagnolo in America nel '700.

Vaste e molteplici sono le sue collaborazioni con Riviste, periodici e quotidiani. Ha fatto parte del Comitato di Redazione della Rivista "Mondoperaio" e della Rivista trimestrale "Historica". Ha diretto la Collana "Politica e Storia" per Il Ventaglio di Roma. E' Direttore della Collana "I tempi della storia" per Città del Sole Edizioni di Reggio Calabria. Ha inoltre tenuto Conferenze e Seminari e partecipato come Relatore in numerosi Convegni su una vasta gamma di argomenti, periodi e temi di Storia in Università e Centri Culturali di ogni parte d'Italia, in Europa (Parigi, Bruxelles, Liegi, Atene e Mosca) e nelle Americhe (La Habana, Santo Domingo, Città del Messico, New York, Buenos Aires, Brasilia, Rio de Janeiro, San Paolo, San José do Rio Preto-SP).

L'INTELLETTUALE E IL CITTADINO MILITANTE.

La passione totale per la Storia globale e locale non si è dispiegata soltanto nell'ampia e variegata gamma di pubblicazioni scientifiche (oltre 50) e di articoli, nell'intensa attività di Docente Universitario sempre pronto a dialogare con i suoi studenti in un rapporto di grande empatia ma nel contempo esigente e imparziale nel condurre gli esami, nella partecipazione a numerosi Convegni e nelle conferenze tenute in Università e istituzioni culturali in Italia e all'estero.

Pasquale Amato non ha mai disdegnato di essere un intellettuale militante, organizzando una serie infinita di attività e di iniziative o partecipando all'organizzazione di altre. Tra queste tante iniziative una spicca su tutte ed è destinata a perdurare nel tempo come un'Eccellenza della cultura italiana nel mondo per l'originalità del Progetto e per la sua espansione in tutti i continenti.

Ha fondato nel 1983 e presiede il Premio Mondiale di Poesia Nosside, unico Concorso Globale aperto a tutte le lingue e alle diverse forme di comunicazione. Un Progetto culturale intitolato alla poetessa della Magna Grecia Nosside di Locri, il cui logo riproduce un'opera del Maestro futurista Umberto Boccioni di Reggio Calabria, mentre il Maestro Orafo Gerardo Sacco di Crotone offre al Vincitore una sua creazione ispirata all'opera di Boccioni.

Il Nosside ha coinvolto sino al 2019 in 34 Edizioni poeti di 99 Stati del Mondo in oltre 130 lingue e Dialetti. Dal 1999 si apre a febbraio a Cuba, nella Fiera Internazionale del Libro dell'Avana. E dal 2015 la Cerimonia Finale di Premiazione si svolge nella Piazza Paolo Orsi dello splendido Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, Casa dei magnifici Bronzi di Riace. La sede ideale per la poetessa Nosside.

Una seconda iniziativa culturale che merita di essere ricordata sono i "Premi Sud Umberto Zanotti Bianco", riconoscimenti destinati "a chi è rimasto, a chi è tornato e a chi è venuto nel Sud e vi ha realizzato iniziative concrete e innovative sul territorio". L'intento è chiaro: un riconoscimento a chi è rimasto in un difficile contesto, a chi è andato via per arricchire le proprie conoscenze ma è tornato per tradurle in azioni, a chi - pur essendo venuto da altre realtà - ha dato un contributo fattivo. 

In questo vorticoso movimento su più fronti Amato non ha mai tralasciato di vivere intensamente la sua condizione di cittadino, testimoniando un profondo amore per la sua terra in vari settori e iniziative a cominciare dallo sport. È stato componente del Comitato che ha salvato la Reggina Calcio e ha guidato il Comitato "Il Mito Viola vive" che si è battuto per la sopravvivenza della squadra cittadina di basket. Tuttora è impegnato nella Viola come Socio del Supporters Trust.

Il suo impegno civico si è espresso altresì nella costante difesa ultra-trentennale di due Eccellenze Mondiali reggine: il Bergamotto di Reggio Calabria e i Bronzi di Riace.  Sono state due durissime battaglie in cui ha strappato alla passione totale per la Storia energie preziose ed ha spesso affrontato situazioni di iniziale solitudine, affrontandole senza cedimenti e alla fine ribaltandole in azioni positive e vittoriose.

La tutela dell' identità unica del "Bergamotto di Reggio Calabria" è sfociata nel 2001 nel riconoscimento del Marchio DOP europeo per l'Olio Essenziale, nella ricostruzione storica del prezioso Agrume reggino e in tante altre iniziative, tra cui quella in corso per la denominazione corretta contro abusi ed appropriazioni indebite, tramite la Presidenza del "Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria" di cui è uno dei Soci Fondatori.

La tenace difesa della permanenza dei magnifici Bronzi di Riace nella loro casa - il Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, di cui per Amato sono i "Beni Identitari e inamovibili" - contro i frequenti tentativi, aperti o subdoli, di portarli via ha avuto esiti sempre vittoriosi. Il più recente è stato quello dell'Expo di Milano, contro cui ha condotto una strenua e vittoriosa campagna, fondando e coordinando assieme a Francesco Alì il Comitato per i Bronzi di Riace e il Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria). Il brillante esito della campagna è stato l'inserimento dello splendido Museo reggino tra i 20 Luoghi Culturali più importanti d'Italia, dotati di una gestione autonoma, con risultati eccellenti. Ha con orgoglio affermato: "Se fosse riuscito uno solo dei tanti tentativi di portarci via i due magnifici capolavori, il Museo Reggino sarebbe stato privato dei suoi Beni più preziosi e non sarebbe stato inserito tra i 20 Musei più importanti d'Italia".

Strettamente connessa a queste due "battaglie per la vita della Comunità reggina" di Pasquale Amato è la campagna in pieno svolgimento per il riconoscimento e il rilancio dell'Aeroporto Metropolitano dello Stretto, Strategico e Internazionale" , rifiutando nettamente il suo declassamento a Aeroscalo secondario. Sulla scorta di essa ha preso il via un nuovo campo di ricerca in linea con la sua passione per il rapporto profondo tra Storia Globale e Storia Locale: la riflessione sull'importanza decisiva delle "vie e dei mezzi di comunicazione nel cammino della storia mondiale".

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